REGOLARE LE EMOZIONI “CONTROLLANDO I FATTI”

controlla i fatti

Quando le emozioni diventano un problema da risolvere?

Per dotazione naturale, la funzione principale delle nostre emozioni è quella di aiutarci a risolvere problemi piuttosto che diventare un problema da risolvere. Ad ogni modo, penso che ognuno di noi si sia trovato almeno una volta nella vita a fronteggiare delle emozioni problematiche. Di conseguenza nasce spontanea una domanda… Come mai un qualcosa che per sua natura dovrebbe aiutarci a muoverci con disinvoltura nell’ambiente diventa un bastone tra le ruote?

Una delle numerose risposte a questa domanda risiede nel ruolo che le interpretazioni soggettive hanno nel generare le emozioni che proviamo. Quando ci riferiamo alle interpretazioni intendiamo tutti quei pensieri giudizi o impressioni che formuliamo rispetto a un particolare evento a cui è legata una particolare attivazione emozionale.

All’interno di questo discorso sto volutamente tenendo separati le interpretazioni soggettive dagli eventi concreti per un motivo ben preciso. Infatti, la ragione principale per la quale le interpretazioni trasformano le emozioni in un problema da risolvere risiede nel fatto che ognuno di noi, alle volte, si dimentica che le interpretazioni sono solo pensieri… che i pensieri non sono la realtà… ma spesso prendiamo come realtà assolute un punto di vista soggettivo.

Il ruolo chiave delle interpretazioni

All’interno dei processi che ci portano a generare le emozioni, le interpretazioni soggettive giocano un ruolo cruciale, tanto che alcuni studiosi hanno fondato le loro teorie delle emozioni proprio intorno a questo processo. Senza dilungarsi troppo sulle sottigliezze e differenze tra diversi autori, sicuramente vi è un largo consenso nel considerare le interpretazioni come il processo primario sul quale si basa la differenziazione delle emozioni che proviamo, così come sono ciò che sostiene le differenze tra gli individui rispetto all’esperienza abbastanza comune del fatto che due persone messe di fronte a una stessa situazione possono provare emozioni molto diverse tra loro.

In questo senso, quando le persone provano paura probabilmente ha interpretato che nell’ambiente circostante vi è un possibile pericolo, ma è altrettanto vero che non tutte le persone considerano allo stesso modo un possibile pericolo. Di conseguenza, ciò che per alcune persone può essere fonte di terrore, per altri potrebbe generare esclusivamente una lieve preoccupazione.

 

Modificare le nostre interpretazioni modifica le nostre emozioni

Sulla base dell’esperienza molto diffusa che vi ho appena descritto, numerosi studiosi hanno dimostrato come sviluppare la capacità innata di formulare diverse interpretazioni di un medesimo evento sia una tra le abilità più efficaci per modificare le emozioni che stiamo provando, o almeno per modificarne la loro intensità. Per un usare un termine tecnico, la “rivalutazione cognitiva” è uno strumento estremamente utile se raffinato e rinforzato a dovere per migliore il nostre benessere emotivo.  Per comprendere meglio questo aspetto provo a farvi un esempio…

Una serie di imprevisti…

Immaginate di essere in macchina mentre state andando al lavoro. Fuori diluvia. Siete in ritardo. Durante il tragitto forate una gomma. Con grande fretta iniziate a cambiare la gomma sotto la pioggia battente. Mentre state svolgendo queste operazioni con grande difficoltà, vi accorgete con la coda dell’occhio che lentamente vi sta passando accanto la macchina di un vostro conoscente, il quale non si ferma per darvi una mano e con la stessa lentezza si allontana.
Quali sono i pensieri e le emozioni che possiamo provare in questa situazione?
I pensieri potrebbero essere davvero molti… Ma uno abbastanza comune potrebbe essere: “Che maledetto!!! Mi è passato vicino e non si è fermato per darmi una mano…” A fronte di questo ipotetico pensiero, l’emozione più probabile che potremmo provare è una rabbia molto intensa.
Ma se ora ora ci sforziamo di osservare meglio la situazione e formuliamo dei pensieri differenti dai precedenti del tipo: “Con questa pioggia sicuramente non mi ha visto…” La rabbia che abbiamo provato in principio ha la stessa intensità? O addirittura, dopo questo pensiero continuiamo a provare rabbia? La risposta ve la lascio formulare privatamente…

 Quando le interpretazioni si trasformano in minacce

Le interpretazioni spesso diventano degli ostacoli alla regolazione delle nostre emozioni quando sono dei giudizi estremi, o ci portare a percepire delle vere e proprie minacce all’interno della situazione che ha generato dei particolari stati emotivi.

Quando ci poniamo con questo atteggiamento nei confronti delle situazioni, il più delle volte ci sembra che ciò che temiamo di più in assoluto si stia verificando in quel momento, e che noi siamo assolutamente inermi nel poter fronteggiare adeguatamente la minaccia imminente.

Per far fronte a queste difficoltà, proviamo ad utilizzare nuovamente la nostra capacità di vedere la situazioni da altri punti di vista. Nello specifico, proviamo a immaginare di affrontare la catastrofe che abbiamo percepito nel miglior modo possibile e con diverse soluzioni. Anche in questo caso, l’emozione che abbiamo provato in principio è la medesima? Oppure, la possibilità di immaginarci con delle modalità diverse e efficaci di affrontare un certa situazione riduce o modifica le emozioni provate in principio?

Controlla i fatti per regolare le emozioni

Fatta questa introduzione e spiegazione relativa al ruolo cruciale delle interpretazioni nel modificare le nostre emozioni, non mi resta che lasciarvi dei piccoli passi da percorre affinché sia più semplice mettere in atto tutti i processi che vi ho menzionato in precedenza.

  1. Identifica l’emozione che vorresti cambiare, cercando di dargli un nome
  2. Descrivi i fatti che hanno generato l’emozione che desideri cambiare. Per descrivere i fatti è importanti utilizzare primariamente i nostri 5 sensi, piuttosto che giudizi, pregiudizi o pensieri assoluti
  3. Identifica le interpretazioni soggettive che hai attribuito all’evento che ha generato l’emozione. Cerca di osservare che i pensieri non sono i fatti
  4. Pensa ad altre possibili interpretazioni dell’evento. Chiediti se è possibili osservare ciò che è successo da altri punti di vista, diversi dalla prima impressione
  5. Identifica se nelle interpretazioni che hai generato hai ipotizzato una minaccia, ovvero se percepisci di qualcosa di estremamente problematico all’interno della situazione
  6. Prova ad immaginare che ciò che avevi percepito come problematico accada davvero. In altri termini, immagina che la catastrofe si verifichi
  7. Prova ad immaginare te stesso che affronta in modo efficace la catastrofe, mettendo in campo diverse soluzioni con maestria.
  8. Osserva se l’emozioni che provavi in principio è la stessa o si è modifica la sua intensità.

Conclusione

In conclusione, una delle abilità nucleari per regolare le nostre emozioni risiede nella capacità di distinguere gli eventi dalle nostre interpretazioni, così come di essere sempre più abili e flessibili nel rappresentarsi la stessa situazione da diversi punti punti di osservazione. Oltre a ciò, risulta fondamentale sviluppare sempre di più la nostra capacità di immaginare noi stessi come abili risolutori di problemi… Rinforzando in questo modo la fiducia in noi stessi relativa al fatto che… nonostante le difficoltà, siamo in grado di trovare delle soluzioni utili alla nostra situazione.

 

Dott. Marco Cavicchioli