LA FINESTRA DI TOLLERANZA

La finestra di tolleranza è un concetto sviluppato da Daniel Siegel nel 1999. Siegel la definisce come quel range all’interno del quale le diverse intensità di attivazione emotiva e fisiologica possono essere integrate senza interrompere la funzionalità del nostro sistema (Siegel, 1999,253 ed. americana).

Questo concetto è stato poi integrato alla teoria polivagale di Porges secondo la quale possediamo tre sottosistemi del SNA (Sistema nervoso autonomo) organizzati gerarchicamente, che governano le nostre risposte agli stimoli:

1)Il ramo ventrale parasimpatico del nervo vago che risponde agli stimoli sociali;

2)il ramo simpatico che risponde alla mobilizzazione;

3)il ramo dorsale parasimpatico del nervo vago che produce una risposta di immobilizzazione.

Ognuno di questi tre sottosistemi corrisponde a ciascuna delle tre zone della nostra finestra di tolleranza: il sistema vagale ventrale correla con l’attivazione ottimale, il sistema simpatico con la risposta di iperattivazione e il ramo dorsale parasimpatico del nervo vago corrisponde all’ipoattivazione. Evolutivamente il sistema più recente è il sistema vagale ventrale che coinvolge il ramo ventrale del nervo vago – il vago mielinizzato. Questo sistema permette la consapevolezza così che sia possibile ragionare e decidere flessibilmente come agire, attivo quando siamo nello spettro della finestra di tolleranza.

Questo sistema viene disattivato se l’intensità emotiva e fisiologica supera la nostra soggettiva soglia di tolleranza portandoci fuori finestra ed entrano in azione le risposte di mobilizzazione legate all’attacco/fuga del sottosistema simpatico. L’attivazione del sottosistema simpatico è più primitiva, meno flessibile e porta allo spettro alto delle risposte: intense, automatiche e dis-regolate. Questa modalità di risposta sì è utile per fuggire da un auto in fiamme, ma diventa spesso controproducente se il problema è relazionale portando ad esempio ad una rabbia disregolata e distruttiva (quel che si dice “essere fuori di sè). Infine quando entrambi questi due sistemi sono incapaci di assicurare una risposta efficace per la sopravvivenza, entra in azione il ramo dorsale, non mielinizzato, del nervo vago che diminuisce l’attivazione per andare verso il versante di ipoattivazione, portandoci ad una risposta di blocco (freezing). Questo sottosistema è caratterizzato dalla conservazione dell’energia e questo spiega perchè, quando siamo molto stanchi, possiamo diventare intorpiditi.

Acquisire consapevolezza di queste nostre modalità di funzionamento ci aiuta a capire che se l’intensità emotiva e fisiologica sono tanto intense da portarci al di fuori della nostra finestra di tolleranza, prima di agire in modo automatico e disregolato possiamo fare qualcosa per calmarci (se iper-attivati, sopra finestra, sistema simpatico attivo) o per attivarci (se ipo-attivati, sotto finestra, sistema parasimpatico dorsale attivo) così da rientrare in finestra prima di reagire in modo inconsapevole.